Presto le foto occuperanno lo spazio a disposizione nel cloud di Google, andando ad erodere i pochi GB disponibili. Non ci siamo!
Non è passato che qualche giorno dallo stop di RailNews che sono di nuovo qui. Stavolta con un argomento che mi tocca in prima persona.
Chi mi conosce sa che archivio la maggior parte delle foto nello spazio offerto da Google. In pratica, recandosi a questo link, o attraverso l’app Google Foto, è possibile salvare le proprie immagini in uno spazio protetto nel nostro account.
Come funziona
Si può scegliere tra spazio d’archiviazione ad “alta qualità” o a “qualità originale”: il secondo mantiene inalterata la definizione delle foto, mentre il primo comprime leggermente le immagini; analogamente per i video. Caricando le foto e i video ad “alta qualità”, non si va ad erodere lo spazio disponibile in Google Drive, tuttavia ciò sta per cambiare.
Cosa cambia
Con una comunicazione dell’11 novembre 2020, Google ha deciso che tutte queste immagini e video andranno a consumare il cloud, a partire dal 1 giugno 2021. Ciò è un vero colpo basso per tutti gli utenti che hanno creduto in questo servizio, me compreso.
Ovviamente l’idea di Google è di spingere gli utenti ad acquistare i piani di Google One per espandere lo spazio a disposizione. Normalmente, ogni account ha 15GB disponibili, tuttavia, già con uno smartphone Android, con WhatsApp, una discreta fetta va “persa”. I backup e i salvataggi di applicazioni e giochi vengono caricati in cloud e gli, ormai, immensi backup della popolare app di messaggistica fanno allo stesso modo.
Con un utilizzo medio, quindi, si potrebbero avere circa una decina di GB disponibili senza nemmeno aver utilizzato Drive. Già, perché basterà caricare dei file di dimensioni importanti per esaurire tutto il nostro spazio. Se a tutto ciò aggiungiamo anche foto e video, finiremo i GB in men che non si dica.
Il tool di Google
Ma non dobbiamo preoccuparci, perché Google ha messo a disposizione un “simpatico” tool per capire tra quanto tempo esauriremo lo spazio su Drive. Considerate che, da loro stime, la gran parte degli utenti che utilizza Google Foto finirà lo spazio in meno di due anni.
Tutti saranno, quindi, costretti ad aumentare lo spazio disponibile (a pagamento) o a rivolgersi ad altri servizi cloud (ad esempio Amazon Photos) che, tuttavia, non sono così ben integrati e strutturati come Google.
Personalmente, credo che l’azienda di Mountain View si stia muovendo sulla falsariga di un’altra azienda californiana, la Apple. Quest’ultima ha già un piano gratuito ancor più striminzito (solo 5GB) e dei piani “all inclusive” di abbonamento. Un grande vantaggio di Android (e di Google, in generale) che, probabilmente, andrà scomparendo in un tentativo di avvicinare il sistema del robottino alla mela che non andrà a genio a tutti gli “early adopters” del sistema di Google… Un vero peccato.